Quando si parla di zirconia, si parla di una galassia che comprende una serie di varianti che presentano caratteristiche molto differenti per quanto riguarda la translucenza e la resistenza meccanica.
La vera innovazione nella stampa 3D per il settore odontoiatrico si trova nei nuovi polimeri e materiali progettati per sfruttare i vantaggi dei processi additivi.
Molti odontotecnici sono convinti che non si possa pretendere troppo dalla propria stampante 3D. Vediamo insieme i motivi che sono dietro queste valutazioni.
In questa valutazione incide il fatto che nel settore dentale, a differenza di quello industriale (o non medicale), ogni manufatto è un pezzo unico, costruito su misura per la bocca del paziente.
La digitalizzazione non è in contrapposizione all'approccio artigianale e alla qualità del risultato, piuttosto serve a semplificare alcuni processi e a ridurre il rischio di errore.
L'attività dell’odontotecnica si è piuttosto evoluta, insieme quella odontoiatrica, e lo ha fatto velocemente con l’applicazione di un vero flusso digitale.
Nel 2023 parlare di “flusso” può essere considerato anacronistico. Ad esempio durante la realizzazione di un restauro, si susseguono diverse fasi che sono sia analogiche che digitali.
L’adozione delle tecnologie digitali è sicuramente una strada segnata che verrà intrapresa da un sempre maggior numero di studi e laboratori.
Grazie al flusso di lavoro Cad-Cam è possibile gestire questi particolari polimeri per sfruttarne le caratteristiche in molti casi clinici.
La tecnologia CAD/CAM è diventata ormai la metodica più utilizzata ed ha superato decisamente il vecchio flusso di lavoro analogico.