Perché passare al digitale? Più precisione e cura dei dettagli
24 maggio 2023
Spesso i professionisti del dentale sono scettici nell’adottare tecnologie digitali in ambito odontoiatrico, perché temono che possano abbassare la qualità dei trattamenti o dei manufatti realizzati, riducendo la personalizzazione e l'attenzione alle esigenze di ogni paziente.
Tuttavia, la digitalizzazione non è in contrapposizione all'approccio artigianale e alla qualità del risultato, piuttosto serve a semplificare alcuni processi e a ridurre il rischio di errore. Inoltre, le tecnologie digitali rendono più fluidi e rapidi alcuni passaggi intermedi nella filiera del workflow odontoiatrico, consentendo di raggiungere un livello produttivo più alto.
L'introduzione alle tecnologie digitali in odontoiatria
L'adozione di tecnologie digitali come la scansione intraorale, i software CAD dentali e le attrezzature di produzione digitale, come stampanti 3Do fresatori, sono tutti strumenti che facilitano la realizzazione di manufatti personalizzati e di alta qualità, migliorando l’esperienza del paziente e riducendo i tempi di attesa. I benefici non sono però solo riservati a pazienti. Ad esempio, l'uso degli scanner intraorali facilita la rilevazione delle impronte dentali, riducendo il tempo delle visite e il lavoro manuale, eliminando il costo dei materiali e la necessità di inviare le impronte al laboratorio odontotecnico.
I software CAD consentono di progettare vari tipi di protesi e apparecchi con la massima possibilità di personalizzazione, creando modelli virtuali con un livello di accuratezza molto elevato. La stampa 3D permette agli studi odontoiatrici di produrre in-house dispositivi semplici come modelli diagnostici, dime chirurgiche, bite dentali o protesi provvisorie, contenendo i costi.
Inoltre, le impronte digitali possono essere salvate su un server locale o su cloud, semplificando l'archiviazione e la consultazione dell'archivio che permette la ricerca delle cartelle digitando il nome del paziente. Inoltre, i modelli dei pazienti possono essere riprodotti rapidamente su richiesta, utilizzando una stampante 3D.
Nei laboratori odontotecnici, la progettazione e la produzione digitale aumentano la produttività dei tecnici e riducono le rilavorazioni. I fresatori e le stampanti 3D possono completare diversi progetti all'interno dello stesso lotto, operare senza supervisione e persino funzionare di notte, offrendo quindi la possibilità di aggiungere un turno di lavoro extra senza costi aggiuntivi. I sistemi professionali più recenti sono ora così accessibili che i laboratori odontotecnici di qualsiasi dimensione possono beneficiare di questi strumenti.
Il flusso di lavoro: digitale vs analogico
Analogico e digitale non si escludono, ma piuttosto si integrano. Il futuro dell’ambito odontoiatrico e odontotecnico è già arrivato: si consolida sempre più un flusso ibrido in cui la qualità dei manufatti è frutto della competenza artigianale che interviene nelle fasi di rifinitura, di implementazione dell’ergonomia e dettaglio estetico (soprattutto per la colorazione delle protesi dentali). Basti pensare che con il flusso analogico, la produzione di un manufatto a partire da un’impronta fisica richiede, anche per una singola corona dentale, molti passaggi e rifiniture che dilatano i tempi di consegna incidendo sulla competitività e sulla soddisfazione del paziente.
Questo porta via ore di lavoro che potrebbero invece confluire nella progettazione ad hoc di altri manufatti, mentre le macchine lavorano sui progetti già definiti e su cui eseguiranno le istruzioni di lavorazione nel minimo dettaglio.
La possibilità di poter affidare un gran numero di lavorazioni anche diversificate a dei macchinari, partendo da file digitali di progettazione concentra l’inserimento della specifica competenza in tutte le fasi del workflow iniziali di progettazione “alleggerendo” il flusso nella fase produttiva principalmente.