Un contrangolo ad alta velocita per la chirurgia orale

26 giugno 2024
Chirurgia Orale
La chirurgia orale è una disciplina affascinante ma che può talvolta nascondere delle insidie. Nonostante negli ultimi anni la tecnologia abbia fatto passi da gigante in termini di biomateriali, diagnostica e modelizzazione 3D, l’impiego di una strumentazione rotativa affidabile rimane alla base del lavoro quotidiano dell’odontoiatria.
Uno degli interventi più diffusi in chirurgia orale è senz’altro l’estrazione dei terzi molari, comunemente denominati denti del giudizio.
Talvolta il molare non trova spazio per eruttare correttamente nel cavo orale e rimane inculso nell’osso (Fig. 1).
Tale situazione può causare potenziali problemi al paziente quali dolore, creazione di cisti attorno al dente incluso, problemi parodontali quali infiammazione delle gengive o delle mucose, problemi ortodontici a causa della spinta contro i secondi molari adiacenti e all’ intereferenza con eventuali sistemi di allineamento.





















Fig. 1 Esempio di terzo molare incluso nella mandibola.


L’estrazione di un dente del giudizio incluso può essere probante sia per il paziente che per il dentista, allungando i tempi dell’anestesia e causando discomfort post-operatorio.
È pertanto essenziale poter intervenire in maniera poco invasiva e rapida, potendo fare affidamento su strumenti di taglio efficaci ed ergonomici.
 

Uno strumento innovativo per la chirurgia orale

Forte della propria esperienza di oltre 60 anni nel settore dentale e della stretta collaborazione con esperti opinion leader in tutto il mondo, Bien-Air Dental ha recentemente introdotto un’innovazione che stabilisce nuovi standard senza precedenti in chirurgia orale, in quanto combina il manipolo ad alta velocità CA 1:2.5 con delle frese chirurgiche compatibili con un mandrino di tipo latch (RA).
Il risultato è uno strumento con notevole ergonomia e facilità d’uso, maggiore robustezza e ridotte vibrazioni, nonché superiore velocità di taglio, per un’esperienza di utilizzo radicalmente migliorata (Fig. 2).
Fig. 2 Contrangolo da chirurgia CA 1:2.5 versione standard (sinistra) e micro-serie (destra)

Si tratta di una piccola rivoluzione vedere arrivare delle frese tipo latch in chirurgia orale” sostiente il Dr. Fabien Hauser, Direttore Clinico del Medical-Dental Center Balexert di Ginevra. “Questo contrangolo è compatibile sia con frese chirurgiche di tipo Zekrya che di tipo Lindemann, create appositamente in versione latch per la Bien-Air al fine di assicurare una grande versatilità in molteplici applicazioni cliniche”, continua l’esperto chirurgo orale e implantologo elevetico, che ha partecipatro attivamente allo sviluppo dello strumento (Fig. 3).








Fig. 3 Fresa Lindemann (sinistra) e fresa Zekrya (destra) in connesione latch (RA)


Nel caso di terzi molari occlusi, l’accesso alla zona posteriore del cavo orale è limitato dalle dimensioni dello stesso e dall’angolo di incidenza della fresa sul dente da operare. L’angolo del contrangolo CA 1:2.5, appositamente studiato per favorire l’accesso al sito operatorio, agevola la resezione del molare per favorirne la successiva estrazione (Fig.4).



Fig. 4 Angolo di incidenza per un terzo molare parzialmente incluso.
(per gentile concessione Dr. F. Hauser)


Oltre alla sopracitata estrazione di terzi molari, il campo di utilizzo del contrangolo CA 1:2.5 spazia sulle principali applicazioni chirurgiche laddove sia richiesto incidere materiali duri quali smalto o osso:
  • osteotomia
  • resezione apicale
  • emisezione
  • separazione delle radici

Nella fattispecie, si consiglia l’utilizzo delle frese tipo Zekrya per sezionare il dente e separarne le radici pre-estrazione, mentre le frese tipo Lindemann sono essenzialmente dei bone cutters perfetti per taglio e preparazione precisi dei tessuti duri, quali la struttura ossea durante procedure di apicectomia, o di rimozione dell'osso intorno ai terzi molari impattati prima dell'estrazione.
 

Più velocità e dimensioni ad hoc

L’elevata velocità fino a 100.000 giri/minuto del contrangolo CA 1:2.5, combinata al profilo di taglio ottimizzato di queste frese chirurgiche, consente un lavoro efficace, sia in termini di rapidità che di precisione e pulizia.   
Un ultimo importante vantaggio offerto al dentista da queste frese è la lunghezza fino a 34 mm che permette di operare agevolmente in qualunque scenario, anche qualora i monconi delle radici da rimuovere fossero collocati più in profondità, senza dover compromettere la tenuta della fresa all’interno della testina. Il diametro superiore delle frese latch (RA) rispetto alle classiche frese friction grip da anello rosso (FG), rispettivamente 2.35 mm rispetto a 1.60 mm, garantisce solidità e resistenza alla deformazione anche in caso di utilizzo con materiali particolarmente resistenti.

Analogamente al contrangolo da implantologia CA 20:1 (anello verde) di Bien-Air, anche il contrangolo da chirurgia CA 1:2.5 offre un’irrigazione con soluzione fisiologica sterile che passa interamente all’interno dello strumento consentendo di lasciare totalmente sgombro il campo operatorio. In combinazione alla luce LED incorporata nel manipolo, ciò garantisce un’ergonomia e una visibilità ottimali, assicurando nel contempo un adeguato raffreddamento e un’adeguata rimozione dei detriti dal sito operatorio nel pieno rispetto di condizioni igieniche richieste da un intervento a gengiva aperta.
Questo contrangolo combina in un solo strumento affidabilità, ergonomia, sicurezza ed elevata potenza di taglio” conclude il Dr Hauser, sulla base di un utilizzo pressoché quotidiano dello strumento nella sua pratica chirurgica.

 

Revello - Valori e Competenze per il dentale