La manutenzione della stampante 3D, prima e dopo le ferie

24 luglio 2024
stampante 3D
Siamo in prossimità della tanto attesa chiusura estiva, ma ci rimane un dubbio riguardo alla nostra stampante 3D, magari entrata da poco a far parte della dotazione hi-tech del nostro studio o laboratorio.

Quali sono le accortezze da utilizzare per evitare di trovare qualche brutta sorpresa al rientro?
Per scrivere questo breve decalogo, abbiamo preso come riferimento i prodotti SprintRay, ma queste regole di “buon senso” sono applicabili a tutti i sistemi di stampa 3D e relative resine e altri prodotti consumabili.

Forno di post-polimerizzazione ProCure: questo è il dispositivo dalla manutenzione più semplice, coprire per proteggere dalla polvere e staccare l’alimentazione elettrica.
 

Sistema di lavaggio ProWash

Svuotare i serbatoi di alcool isopropilico, mettere l’alcool in un contenitore adeguato cercando di separare eventuali impurità in sospensione. Smaltire l’alcool troppo sporco. Svuotare completamente il circuito di riciclo dell’alcool, versare una piccola quantità di alcool pulito nei serbatori in modo che si puliscano a fondo i tubi di raccordo, evitando così la formazione di fastidiosi “tappi” creati dall’accumulo di piccoli residui di resina. Infine, coprire con un panno per proteggere dalla polvere. Staccare l’alimentazione elettrica.
Perché consigliamo di svuotare i serbatoi? Non sarebbe più semplice lasciare l’alcool nella ProWash?
Questa sarebbe una possibilità, se avessimo la certezza che la temperatura ambientale non salga molto durante la chiusura. In caso contrario l’alcool evaporerebbe e al rientro troveremmo l’ambiente saturo di alcool, odore pungente e di cui è difficile liberarsi.
Suggerimento: al rientro riempire i serbatoi ed effettuare un ciclo di lavaggio a vuoto.


 





 

Stampante 3D Pro S

Pulizia generale della stampante e del piattello di stampa. Se ci si aspetta che durante il periodo di chiusura le temperature possano salire (o scendere in caso di chiusura invernale) e andare al di fuori dei range previsti dai produttori (controllare sulla confezione o sulle istruzioni per l’uso delle resine), si consiglia di svuotare la vaschetta e rimettere la resina nel contenitore originale aiutandosi con le apposite spatole in gomma. Poi pulire accuratamente la vaschetta utilizzando il pannocarta.
Consigliamo di rimuovere prima il grosso della resina residua con il pannocarta asciutto, e di utilizzare un po’ di alcol isopropilico solo per la pulizia finale più approfondita.
Per le resine a marchio SprintRay, nel caso che ci sia la certezza che le temperature rimanganosempre all’interno dei normali range di conservazione, è possibile lasciare la resina residua nella vaschetta, facendo attenzione a chiuderla bene con il coperchio in dotazione e avendo cura di riporla -in un luogo riparato da luci dirette o, meglio, al buio.
Coprire la stampante per proteggere dalla polvere e staccare l’alimentazione elettrica.
Suggerimento: al rientro, prima della rimessa in funzione, controllare che le superfici della vaschetta e del vetro della stampante siano ben pulite (spesso inavvertitamente sul fondo della vaschetta si possono trovare delle “ditate” che impediscono il corretto passaggio della luce). Pulire il piatto di stampa con alcool isopropilico, eventualmente durante il ciclo a vuoto della Wash.
 

Il sistema informatico

Trattandosi spesso di prodotti interconnessi (tramite intranet e/o più spesso anche internet) collegati con cavo LAN o al Wi-Fi dello studio/laboratorio, si consiglia per prima cosa di accendere i server, router, modem ecc. ecc., e di accertarsi che tutta l’infrastruttura sia pienamente operativa (si riesce a vedere internet, riesco a stampare una pagina sulla stampante dell’ufficio?).

Con le dovute differenze specifiche di ogni prodotto/brand, questo documento può costituire un valido decalogo sulle operazioni di manutenzione del nostro sistema di stampa 3D.
 

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