Prorogato il divieto di fatturazione elettronica per spese sanitarie

18 dicembre 2024
Fatturazione Elettronica
Il divieto di fatturazione elettronica per le spese sanitarie è stato prorogato fino al 31 marzo 2025. Questa misura, inclusa nel recente Decreto Proroghe approvato dal Consiglio dei Ministri il 9 dicembre, pone una riflessione sulle sue implicazioni per il settore sanitario e i pazienti.

Perché Solo 3 Mesi? Una Proroga Insolita. 
Rispetto agli anni precedenti, dove la proroga era estesa per un anno intero, questa volta la decisione di limitare il periodo a soli tre mesi ha destato perplessità.
Non è chiaro se questa scelta rappresenti una decisione temporanea per consentire un’organizzazione più graduale degli operatori sanitari o se prelude a una revisione più profonda del sistema.
La normativa attualmente in vigore prevede che i professionisti del settore sanitario non siano obbligati a emettere fatture elettroniche direttamente ai pazienti. Tuttavia, questa esenzione potrebbe decadere dal 1° aprile 2025, qualora non venisse introdotta un’ulteriore proroga.

Impatti sulla Privacy e sul sistema di interscambio

Uno degli aspetti centrali legati al divieto di fatturazione elettronica è la tutela della privacy dei pazienti. Già in passato il Garante per la Protezione dei Dati Personali aveva sollevato dubbi sull’adeguatezza del Sistema di Interscambio per garantire un trattamento sicuro delle informazioni sensibili.
Infatti, se l’obbligo di fatturazione elettronica venisse esteso al settore sanitario, sarebbe necessario un adeguamento del sistema per rispettare i requisiti di riservatezza.

Possibili scenari futuri

La proroga fino al 31 marzo 2025 apre a due scenari principali:
  • Proroga Definitiva al 31 Dicembre 2025: Come accaduto negli anni precedenti, si potrebbe decidere di estendere ulteriormente il divieto fino alla fine del prossimo anno, mantenendo invariato l’attuale regime per tutto il 2025.
  • Fine del Divieto di Fatturazione Elettronica: Il Governo potrebbe decidere di eliminare l’esenzione, introducendo l’obbligo di fatturazione elettronica anche per le prestazioni sanitarie dirette ai pazienti. In questo caso, gli operatori dovrebbero adattarsi rapidamente alle nuove norme, con una probabile revisione delle loro procedure amministrative.

L’Importanza della tutela della Privacy

La FNOMCeO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri) ha sottolineato la necessità di mantenere il divieto di fatturazione elettronica per il 2025 al fine di proteggere la privacy dei pazienti.
Le fatture sanitarie contengono informazioni delicate che, se non adeguatamente tutelate, potrebbero esporre i pazienti a rischi di violazione della riservatezza.

Un futuro da definire per il settore sanitario

In attesa della pubblicazione ufficiale del Decreto in Gazzetta Ufficiale, è certo che fino al 31 marzo 2025 non vi saranno cambiamenti. Gli studi odontoiatrici e gli altri professionisti sanitari dovranno comunque monitorare eventuali aggiornamenti normativi per prepararsi agli scenari futuri.
Questa proroga rappresenta un’opportunità per avviare una riflessione più ampia sulla gestione amministrativa delle prestazioni sanitarie e sull’equilibrio tra esigenze di trasparenza fiscale e tutela della privacy.
 

Conclusioni

Il tema della fatturazione elettronica per le spese sanitarie pone questioni cruciali sia per i professionisti del settore che per i pazienti. La proroga fino al 31 marzo 2025 offre una finestra temporale utile per valutare soluzioni che bilancino l’efficienza amministrativa con la protezione dei dati personali, contribuendo a creare un sistema sanitario più sicuro e affidabile per tutti.
 

Revello - Valori e Competenze per il dentale