Il budget economico e finanziario nello studio dentistico

03 aprile 2024
Controllo di gestione
Il Controllo di Gestione oggi è da considerarsi una attività essenziale all’interno dello studio dentistico per far fronte efficacemente all’aumento della complessità e delle responsabilità nei confronti dei pazienti, del personale e dei fornitori, salvaguardando l’equilibrio economico-finanziario dello studio stesso.
Secondo la Fondazione Nazionale dei Commercialisti, è cruciale avere una visione prospettica della propria attività professionale e mantenere un monitoraggio costante delle dinamiche organizzative e gestionali, inclusa l'elaborazione di bilanci infrannuali e la definizione dei budget e di un business plan.

Il Prof. Alberto Bubbio, uno dei massimi esperti italiani in materia, ritiene che il Controllo di Gestione debba essere un processo interno integrato in ogni organizzazione, prevedendo strumenti di analisi e monitoraggio semplici, ma adeguati.
 

Implementazione del Controllo Di Gestione

Gli studi dentistici sono differenti tra loro per assetto e dimensioni e, in quest’ottica, è importante – secondo il principio di economicità - selezionare pochi indicatori di performance (KPI), adatti a misurare gli obiettivi stabiliti.
Non c’è Controllo di Gestione senza che si definiscano chiaramente obiettivi, strategie e KPI, indispensabili per misurare e valutare l'andamento globale di una strategia di business.

Equilibrio Economico e Finanziario

Implementare il Controllo di Gestione dello studio odontoiatrico, ha come obiettivi principali il raggiungimento:
  • dell'equilibrio economico, per cui i ricavi dalle prestazioni coprono i costi;
  • dell'equilibrio finanziario, il quale assicura che l’importo degli incassi sia almeno pari all’importo dei pagamenti, per assicurare un flusso di liquidità positivo.














 


Conto Economico e Margini di Redditività

Il Conto Economico aiuta a capire se, durante e alla fine di ogni annualità, l’andamento della gestione dello studio dentistico ha prodotto redditività e liquidità.
I principali margini di interesse sono:
  • il margine di contribuzione: determinato dalla differenza fra prestazioni eseguite/incassate e i costi/pagamenti di natura variabile, misura la capacità dello studio di coprire i costi di natura fissa (es. affitto dello studio, dipendenti, ammortamenti);
  • margine operativo: calcolato dalla differenza fra il margine di contribuzione e il totale dei costi fissi, determina se e in quale misura lo studio dentistico produce “valore”.
     

Beni Strumentali e Ammortamento

Per quanto riguarda i beni strumentali, essenziali per l'attività dello studio, il loro costo deve essere ripartito in un certo lasso di tempo, la cui durata dipende dalla scelta del criterio adottato (ad es. il metodo basato sulla vita utile del bene o quello indicato dalle tabelle di ammortamento previste dalla normativa fiscale).
In fase di elaborazione di un piano budget è importante tener conto anche delle quote di ammortamento dei beni già interamente ammortizzati, per potersi garantire le risorse necessarie alla sostituzione futura degli strumenti.

Conclusioni

In sintesi, un efficace Controllo di Gestione negli studi dentistici richiede di adottare un approccio strategico e operativo ben definito, di introdurre nella gestione amministrativa specifici strumenti per l'analisi e il monitoraggio dei dati, e un'attenzione particolare all'equilibrio economico-finanziario e alla gestione dei beni strumentali. In questo modo sarà possibile garantire una crescita economica dello studio senza esporlo (anche involontariamente) a rischi, garantendone l’efficienza e l’efficacia operativa.

Se desideri approfondire queste tematiche scarica la GUIDA e inizia a comprendere nel dettaglio come impostare una corretta strategia di Controllo di Gestione nel tuo studio odontoiatrico.

















 

Revello - Valori e Competenze per il dentale