Evitiamo rischi di “Cross Infection” tra studio e laboratorio, e viceversa. L’emergenza sanitaria in corso impone misure rigorose che un ambiente sicuro in cui lavorare e ricevere cure. A questo proposito le infezioni crociate o cross infection, che si possono verificare nei passaggi di materiali, impronte e manufatti tra studio e laboratorio, e viceversa, meritano ancora maggiore attenzione per evitare l’ulteriore la diffusione del Covid-19. Il metodo più sicuro è affidarsi procedure strutturate di profilassi e sterilizzazione. Soprattutto per quanto riguarda:
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Impronte
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Morsi
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Placche di registrazione
•
Protesi
Le azioni che Studio dentistico e laboratorio andranno ad attuare per
garantirsi reciproca sicurezza sono già state in larga parte indicate dalle Linee
Guida Ispesl emanate nel 2010.
Procedure di consegna delle
impronte da parte dello Studio Dentistico
Durante il passaggio di impronte (morsi o placche di registrazione) dallo studio
dentistico al laboratorio odontotecnico è necessario un trattamento di decontaminazione
e detersione per eliminare da subito residui organici e quindi potenziali
rischi di propagazione del virus:
• Decontaminazione: si rimuove sommariamente il materiale organico che rischia di rendere inefficaci i disinfettanti, evitando getti d’acqua o di aria che possano nebulizzare materiale contaminato. È possibile impiegare normale acqua o ricorrere all’amuchina al 10% per 5 minuti (o al 5% per 15), immergendo l’impronta e poi allontanando lo sporco.
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Disinfezione: va eseguita con soluzioni al 62-71% di etanolo, 0,5% di
perossido di idrogeno, 0,1% di ipoclorito ed impiegano circa 1 minuto per
rendere effettiva la disinfezione per il Sars-CoV-20.
È inoltre assolutamente necessario: evitare reinfezioni post
disinfezione/sterilizzazione, eseguendo trasporti in busta chiusa e
separando rigorosamente le zone operative da quelle per compilare le
prescrizioni.
Protocolli di sicurezza
per il laboratorio odontotecnico
Allo
stesso modo dello studio dentistico anche il laboratorio è tenuto ad una
stretta osservazione di misure di cautela che riducano al minimo ogni
rischio di propagazione del Covid-19. Sebbene sia stato efficacemente
disinfettato, il materiale proveniente da studio va considerato potenzialmente
infetto e trattato applicando almeno una ulteriore disinfezione.
In
fase di consegna di una protesi o qualsiasi manufatto, destinato poi al
paziente, va quindi nuovamente
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decontaminato,
•
deterso,
•
disinfettato
e
Anche
nel laboratorio, così come nello studio è essenziale identificare zone:
ad alto rischio, dove cioè si tratta materiale potenzialmente infetto, a
medio rischio o di collegamento e a basso rischio. Tuttavia, il crescente
impiego di scanner e tecnologie digitali ha consentito una notevole riduzione
di rischi di contaminazione durante le fasi progettuali delle protesi.
Sterilizzazione dei
dispositivi medici. Come eseguirla in modo corretto e sicuro
Anche il processo di sterilizzazione dei dispositivi medici prevede
diverse fasi che garantiscono la sicurezza del paziente nel ricevere cure
con strumenti adeguatamente sterilizzati, partendo dalle Linee Guida Ispesl
emanate nel 2010. Il concetto di sicurezza delle cure è oramai inscritto
all’interno del diritto alla salute che deve essere prioritariamente tutelato
(Legge Gelli-Bianco 2017).
Il processo comprende:
• Raccolta: Una volta raccolto lo strumento va smontato in un contenitore sicuro che eviti la fuoriuscita dei liquidi che potrebbe contenere.
• Decontaminazione: vanno rimossi i residui organici che possono rendere inefficace il disinfettante
• Lavaggio: ogni singolo parte dello strumento deve essere ben immersa nella soluzione disinfettante
• Asciugatura: con pistola ad aria compressa o un semplice panno di carta o di stoffa, che non rilasci fibre sugli strumenti. Turbine e manipoli vanno lubrificati per mantenere l’efficienza meccanica e ridurre il rischio di contaminazioni crociate
• Confezionamento: deve poter conservare adeguatamente la sterilità, riducendo il rischio di contaminazione al momento dell’apertura.
• Stoccaggio: su superfici adeguatamente sterilizzate ripetutamente.
Facendo capo a questi protocolli è possibile poter garantire un ambiente
sicuro che salvaguardi la salute di operatori e pazienti, arrestando con
efficacia il propagarsi del Covid-19.
Fonti:
http://www.odontoiatria33.it/approfondimenti/19652/protocolli-anti-covid-tra-studio-e-laboratorio.html
https://www.dentistamanager.it/sterilizzazione-degli-strumenti-nello-studio-dentistico/
http://www.odontoiatria33.it/gestione-dello-studio/17391/disinfezione-detersione-e-sterilizzazione-nello-studio-odontoiatrico-le-procedure-necessarie.html
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