La chirurgia guidata ha rivoluzionato il modo di approcciarsi all’implantologia dentale poiché ha permesso di agevolare interventi sia semplici che articolati. Nello specifico, questa procedura pianificata al computer, ha facilitato le manovre chirurgiche di inserimento delle fixture implantari, rendendo tempi e fasi di realizzazione protesica molto più agili e riducendo l’impatto traumatico degli interventi sui tessuti del paziente.
Di conseguenza, anche il recupero post operatorio nella maggior parte dei casi si è rivelato molto meno disagevole per i pazienti. Il tutto, mantenendo un elevata qualità dei risultati in termini sia del ripristino delle funzioni masticatorie e fonatorie, che dell’estetica del sorriso.
Questi vantaggi sono stati resi possibili da tecnologie digitali sempre più precisenel fornire dati accurati sull’anatomia del paziente.
Tramite la Cone-Beam 3D e tramite la presa dell’impronta digitale è possibile avere una visione chiara dell’anatomia del paziente. Trasmettendo i dati su un programma software dedicato si può pianificare l’intervento e far realizzare la dima chirurgica.
Infatti, i dati sulle strutture anatomiche del paziente sono talmente precisi da rendere possibile la creazione di una protesi provvisoria confortevole e dal fitting già molto elevato, ancor prima dell’intervento chirurgico.
La dima custom made permette in fase operativa di individuare con facilità i siti scelti come ideali per l’inserimento degli impianti dentali, velocizzando le manovre chirurgiche dell’operatore e riducendo eventuali incertezze mentre il paziente è in poltrona. Questo fa sì che le tempistiche di esecuzione della chirurgia implantare siano più rapide, ma non a scapito dei risultati clinici e del comfort del paziente.
Questi concetti operativi moderni hanno migliorato in modo significativo anche il margine di successo di interventi articolati, offrendo possibilità riabilitative eccezionali anche in caso di edentulie molto estese che prima potevano essere risolte solo con protesi totali mobili.
Il principale vantaggio della chirurgia guidata è quello di poter pianificare l’inserimento degli impianti individuando in anticipo le aree delle ossa mascellari più adatte a sostenere la fixture. Con il possesso di questi dati e rilevazioni la procedura guidata ha ridotto il tasso di fallimento implantare su una percentuale già bassa e riscontrata negli interventi di chirurgia freehand, o tradizionale.
Secondo i dati forniti riportati da PubliMed.gov, mettendo a confronto un campione di 399 interventi di chirurgia guidata è emerso un dato di insuccesso del 2.25%, contro il 6.42% della chirurgia implantare su un campione di 436 interventi.
Lo studio condotto nel 2020, evidenzia come, sebbene la chirurgia tradizionale freehandsia ancora una soluzione statisticamente valida per il raggiungimento del successo di un restauro su impianti dentali, la chirurgia guidata ha significativamente abbassato un margine già ridotto, il che la rende la prima opzione di strategia clinica.
La chirurgia guidata porta molti benefici: esiti chirurgici molto più prevedibili, operatività semplificata, resa ottimale del risultato, ridotto impatto biologico sui tessuti e una gestione globale più agile dei tempi in poltrona e per la realizzazione delle protesi. La chirurgia guidata non è esente da margini di miglioramento, ma ad oggi rappresenta, dati alla mano, la migliore prima opzione in termini di restauro implantologico per interventi semplici e complessi.
Fonti
Articolo “Razionale e utilizzo della chirurgia guidata” su Dentista Moderno
Articolo Fallimento implantare: chirurgia tradizionale vs. chirurgia guidata su Dentista Moderno
Articolo su Che cosa si intende per implantologia protesicamente guidataIn ottemperanza con quanto previsto dalla normativa vigente, dichiaro sotto la mia responsabilità di essere un professionista del settore odontoiatrico e di essere pertanto autorizzato a prendere visione del contenuto presente in questo sito internet.